Storia

La storia inizia con il protagonista e il suo amico Snowe che affrontano una simulazione di arrembaggio nell’accademia militare dell’isola di Razril. I due, assieme a molti altri giovani, sono cavalieri in formazione e, nel giro di qualche giorno, riceveranno l’agognato titolo. L’eroe è un ragazzo povero ma un guerriero promettente, mentre Snowe un ricco rampollo con poca spina dorsale.

Assieme ai loro amici, essi completano con successo l’addestramento e diventano cavalieri. Tuttavia, la prima missione si rivela un disastro: il cliente, presentatosi come mercante in cerca di scorta, si rivela essere un trafficante d’armi! Come se non bastasse, la sua nave e quella del gruppo vengono attaccate dal temuto pirata Brandeau che, attivando una strana runa sulla sua mano sinistra, distrugge nave e cavalieri.
Gli unici sopravvissuti sono l’eroe, salvatosi misteriosamente, e Snowe, fuggito al primo segno di pericolo su una scialuppa.

Il comandante Glen arriva sulla scena quando è tutto finito, e un morente pirata Brandeau si trasforma in polvere, non prima di avergli trasferito la sua misteriosa runa.
Glen si sente subito male e viene riportato a Razril e ricoverato.
I guai, però, non si fanno attendere e un’intera flotta pirata attacca l’isola!
La battaglia sembra perduta quando, misteriosamente, un raggio d’energia parte dal tetto dell’accademia dei cavalieri e colpisce le navi nemiche, che battono in ritirata.

L’eroe corre sul tetto a verificare la situazione e trova il comandante che, analogamente a come aveva fatto Brandeau, gli trasmette la sua runa e si trasforma in polvere.
Snowe, che era arrivato appena in tempo per vedere Glen morire, fraintende la situazione e accusa l’amico dell’omicidio del comandante!

A causa di Snowe, l’eroe viene esiliato e imbarcato su una scialuppa. Subito scopre che dei suoi amici dell’accademia, convinti della sua innocenza, lo hanno seguito di nascosto, ma ciò non cambia il fatto che il gruppo sta vagando in balia delle onde…

Fortunatamente, i nostri vengono salvati da una nave mercantile che, tuttavia, si rivela essere ben altro–una nave di Kooluk, il regno nemico. Il gruppo si salva per il rotto della cuffia e trova rifugio in un’isola deserta.

Dopo l’incontro con una sirena, l’eroe e i suoi riescono a costruire una zattera rudimentale e allontanarsi dall’isola–per essere salvati ancora una volta da una nave.
Stavolta, però, si tratta di un’imbarcazione della lontana isola di Obel.
L’equipaggio della nave nota la runa che l’eroe porta sulla mano sinistra, e “invita” il gruppo a Obel, dove il re Lino En Kuldes rivela che quella runa, nota come Runa del castigo, è una delle 27 Vere Rune.
A differenza delle altre rune, però, questa si nutre della vita del suo possessore, fino a ucciderlo e trasferirsi a un’altra persona.

Lino offre ai suoi ospiti alloggio in una grotta, e li incarica di andare all’isola di Nay in cerca di un inventore chiamato Oleg.
Oleg spiega al gruppo di aver creato una macchina che registra le immagini -praticamente una cinepresa- e, per dimostrarlo, la attiva e la lascia accesa tutta la notte.

L’indomani il gruppo guarda nella macchina e scopre che ha registrato il cielo notturno–e non solo! Appare, infatti, un enorme fascio di luce diretto verso l’isola di Iluya, poco più a nord.
Poco dopo, sulla spiaggia di Nay vengono rinvenuti i corpi svenuti di due abitanti di Iluya, assieme ad altri detriti provenienti dall’isola.
Il gruppo decide di tornare immediatamente a Obel e fare rapporto al re.

Lino osserva che il raggio di luce viene in direzione di Kooluk e ipotizza che esso stia macchinando un’invasione in larga scala. A riprova di ciò, degli assassini sbucano dal nulla e attaccano l’eroe con lo scopo di prendere la sua runa.
Battuti, i tre rivelano di essere mercenari assunti da Graham Cray, un pezzo grosso di Kooluk.
Spiegando agli assassini la peculiarità della Runa del Castigo, Lino riesce a ottenere la loro fiducia e chiede loro di servirlo come guardie del corpo. Ramada, il capo dei tre, accetta di buon grado.